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L’Associazione delle Famiglie – AFI è nata nel 1991 a Verona.

In seguito, nel 1993, si è costituito un nucleo operativo anche in Romagna. Attualmente l’Associazione si sta diffondendo in tutto il territorio nazionale. L’Associazione, senza fini di lucro, laica e apartitica per statuto, opera per la promozione della famiglia e perché la famiglia recuperi il diritto di cittadinanza che le spetta, a livello sociale e politico.

AFI ha carattere nazionale e si articola in organismi provinciali e rappresentanze regionali che coordinano le provincie AFI. Le singole provincie AFI possono suddividersi in aree AFI di dimensione comunale o di circoscrizione.

AFI è una realtà costruita da famiglie, animata da famiglie, per le famiglie, convinta che la famiglia sia una risorsa irrinunciabile per una società che abbia al centro la persona.

…nati per la famiglia

Dopo 5 anni impiegati a promuovere un welfare più amico della famiglia, organizzando eventi con la Carovana per la Famiglia, è nata a fine 2013 “Afi Milanese e Briantea”.

  • “Le famiglie devono crescere nella coscienza di essere «protagoniste» della cosiddetta «politica familiare» ed assumersi la responsabilità di trasformare la società: diversamente saranno le prime vittime di quei mali che si sono limitate ad osservare con indifferenza” (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, n.  44).
  • La famiglia, da sempre riconosciuta come ammortizzatore sociale (oltre 500 mila famiglie sostengono un figlio che ha perso il lavoro), non vede riconosciuto il suo ruolo politico sia come oggetto che come soggetto.
  • «La famiglia è in crisi. Non morale, ma economica».A dirlo non è stato un economista ma il cardinale Peter Turkson a Milano il 10 maggio 2012«La famiglia è terminale di un corto circuito. La Finanza è diventata fine e ha smesso di essere mezzo per produrre benessere per l’economia e la società. A soffrirne è la cellula principale della società: la famiglia. Occorre ridare alla politica la funzione di governo dei mercati. E spezzare il cortocircuito».
  • La Costituzione della Repubblica Italiana promuove la famiglia nei suoi compiti naturali e ordinari (Artt. 29-31).

Questi sono alcune delle riflessioni da cui trae origine la nostra associazione.

Il nostro progetto sin da subito con la Rete dei Comuni amici della famiglia, ha posto attenzione alla crisi che travolge a pieno la famiglia e cercato di sostenere un’economia che ponga al centro la Persona e la Solidarietà come valori cardine della sua azione. Tema che ben s’intreccia con la famiglia.

Noi intendiamo spezzarlo ricordando i principi della partecipazione e della destinazione universale dei beni attraverso la promozione della Economia Sociale di Mercato (Economia Civile).

Per questo cerchiamo famiglie disponibili a contribuire a realizzare il sogno che ci è stato posto dinnanzi, quello di un mondo migliore fatto di uomini e donne che si amano e generano, accolgono e si prendono cura, che a loro volta provengono da un passato, inseriti in un presente in cammino verso un futuro.

Tale sogno, interiorizzato e meditato, ha generato pensieri e sviluppato proposte da realizzare con responsabilità e coraggio, assumendosi rischi e fatiche. Intendiamo far sognare anche altri, stimolare assunzione di responsabilità che diviene accoglienza e promessa per l’altro; un mettersi accanto per iniziare un cammino intrapreso con semplicità che invitiamo a sostenere e percorrere con noi. Genereremo un ambiente favorevole per il futuro dei nostri figli sfruttando le potenzialità e utilizzando gli spazi comunali, riportando la famiglia ad assumere la posizione centrale che le spetta. Non sostituendoci alle Istituzioni, nemmeno riducendosi a supplire alla carenza di politiche sociali. Offriamo collaborazione perché ci si occupi di famiglia, non solo nel disagio, ma riconoscendola risorsa e soggetto attivo nella costruzione del bene comune a partire dalla riscoperta dei rapporti di buon vicinato.

Proponiamo una svolta culturale.

Pertanto proponiamo la creazione e lo sviluppo di una rete intercomunale di diversi Gruppi di Acquisto, sia Solidali sia Familiari (GAF).

Non miriamo infatti solo a consolidare ed incrementare una semplice rete di famiglie che traggono un vantaggio in termini economici e di qualità dall’appartenenza ad un Gruppo di Acquisto, ma l’obiettivo principale che ci proponiamo è lo sviluppo della capacità di costruire relazioni di buon vicinato che si traducono in azioni di prossimità, in maggiore partecipazione alla costruzione del bene comune da parte di più famiglie e cittadini e quindi in sviluppo di comunità solidali.

Questa è la nostra missione, ma da vivere con lo stile indicato da Papa Francesco:

«siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie…» (Evangelii Guadium G n° 20).

 «Dobbiamo saper prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa!» (EG n° 24)

 «Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo… senza aggrapparsi alle proprie sicurezze… Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6,37)» (EG n° 49).