
Cosa distingue un matrimonio riuscito da uno che si dissolve? Oltre la conoscenza reciproca sempre più profonda e ricercata vi è un’altra cosa che fa la differenza tra una matrimonio riuscito e quello in cui i coniugi languono in una triste convivenza forzata o quello che si dissolve con la separazione e il divorzio.
Si tratta della presenza della ammirazione e della tenerezza con cui si guarda e si agisce verso il proprio coniuge. Momenti difficili e di crisi possono portare ad un riavvicinamento e a una ripartenza del legame solo se si sostiene e si alimenta di nuovo la tenerezza e l’ammirazione reciproca.
Come si fa?
Anzitutto bisogna volerlo. Bisogna credere e difendere il proprio matrimonio in difficoltà. Perché volerlo? Per coerenza con le proprie motivazioni ideali e morali. Se ci si è sposati in Chiesa ci sono delle promesse “per sempre” da adempiere. Ma non solo. Vi sono anche motivazioni più concrete: i ricercatori hanno scoperto che le coppie che vivono un matrimonio felice e lo mantengono hanno significativi benefici sul piano psico-fisico, rispetto a coloro che si separano in modo conflittuale (Gottman, 2013, p. 11). Per non parlare poi delle ricadute sui figli, specie se piccoli, i quali traggono motivi di angoscia e dolore dall’assistere impotenti alla degradazione della relazione dei genitori. A volte questa esperienza diviene un vero e proprio trauma che può portare a diverse e dolorose conseguenze nel loro futuro. Ci dovrebbero quindi essere per tutti motivazioni adeguate a voler salvare il proprio matrimonio in difficoltà. Tuttavia non basta, come dimostrano le statistiche sulle separazioni e i divorzi nel nostro paese (fonte: ISTAT).
Dal dire al fare… come si può recuperare un atteggiamento di stima e ammirazione in una relazione in difficoltà? La via per recuperare quello che è stato chiamato il “sistema interattivo di tenerezza e ammirazione” (J. Gottman, 2013) può passare dalla riscoperta dei ricordi della propria storia di coppia. Rivivere con la memoria, aiutandosi con oggetti, foto, testimonianze, i primi tempi della coppia fa emergere se sotto la cenere dei dissapori vi è ancora la brace del sentimento. Gottman sostiene che il 94% delle coppie che ricordano con piacere la storia del loro matrimonio riescono a uscire dalla crisi che le ha intrappolate (ivi, p. 76).
E voi che tenerezza e ammirazione coltivate nel vostro matrimonio?
Potete scoprirlo da voi se vi domandate se siete in grado di elencare tre attributi positivi del vostro coniuge e di collegare a queste etichette degli episodi specifici. Potete poi insieme ricostruire i primi passi della vostra storia. Se riuscirete a sintonizzarvi sui sentimenti, le speranze, i desideri condivisi in quel periodo, si potranno mettere a fuoco i passaggi che hanno portato ad un allontanamento e alla incomprensione. Speriamo che questa lontananza non sia diventata disprezzo reciproco. Perché il disprezzo, coltivato e prolungato, è uno dei peggiori veleni che uccide la relazione di coppia.
Riferimenti:
Gottman, John (2013). Intelligenza emotiva per la coppia. Milano: BUR Psicologia