La corruzione, la lotta contro di essa e il nostro progetto: cosa unisce insieme queste realtà? Ne parliamo nell’editoriale che precede la pausa estiva.
In queste ultime settimane si è parlato molto di corruzione. Ne ha parlato il Papa, ne ha parlato il Presidente della Repubblica, ne hanno parlato i politici in campagna elettorale, ne hanno parlato le cronache con la seconda puntata di Roma Mafia Capitale e ne abbiamo discusso tutti con i familiari e gli amici, ne sono convinto.
Cosa significa corruzione?

La parola indica anzitutto il decomporsi di un corpo morto o di un cibo che diventa avariato. Dove c’era vita vi è uno scollegarsi delle relazioni che tengono legate le parti di un tutto e sopraggiunge la morte e la putrefazione. La parola indica poi, in ambito sociale e giuridico, la condotta di chi si lascia “comprare” con denaro e altri favori, per deviare da ciò che è giusto e secondo le leggi. Il giudice che dà ragione al potente, il politico che decide secondo l’interesse di chi gli fa regali, l’acquirente che accetta di non pagare l’IVA e le altre tasse per il vantaggio immediato. Ma potremmo continuare all’infinito elencando i modi con cui anche i poveri e i semplici possono corrompere: chi lavora in nero e prende il sussidio di disoccupazione, chi si ostina a far lavorare in nero le persone prese dalla fame e dalla necessità, chi manipola le etichette degli alimenti scaduti e costruisce altre frodi alimentari.
Abbiamo assistito alla tragicomica pantomima della corruzione legata alla gestione dei servizi agli immigrati, a Roma e altrove. Una corruzione che ci suscita un particolare disgusto perché operata sulle spalle dei poveri e dei deboli.
Tutte queste forme della corruzione hanno in comune il disprezzo del bene comune in favore dell’interesse momentaneo e personale di chi le adotta. Fosse solo così! Hanno in comune il disprezzo concreto dell’Altro, non visto come un cittadino di pari dignità, non visto come un fratello, ma solo come una pedina da muovere e mangiare secondo il proprio interesse.
La disgregazione dei legami sociali e fraterni è corruzione, è l’essenza della corruzione. Diventa reato e fenomeno di costume, diventa sintomo e sindrome psichiatrica, diventa esperienza di decadenza sociale, morale e culturale.
Ricollegare: Famiglia Portavalori contro la corruzione
Dove potremo trovare le strade da percorrere e l’energia per muovere i passi che contrastino questa corruzione?
La strada è quella delle generazione di nuovi legami fraterni e sociali. L’energia è quella che possiamo trovare nello stare insieme con un progetto, nel riferimento ai grandi ideali politici, morali e spirituali che hanno costruito la storia del nostro paese.
Noi di A.F.I. delle famiglie di Milano, Monza e Brianza stiamo costruendo con perspicacia e testardaggine un progetto che va proprio nella direzione opposta alla corruzione. Ricollegare ciò che era scollegato, unire ciò che è diviso, dare vita a ciò che è morto. La costruzione di legami tra famiglie nei Gruppi di Acquisto Familiari, la costruzione della Rete dei Comuni Amici della famiglia, la creazione di sinergie e collaborazioni con le Aziende (UNES Supermercati è in prima fila) che propongono un consumo più consapevole sono il nostro obiettivo e la nostra risposta concreta a questo mondo in cui la corruzione sembra fare più notizia dell’onestà, della solidarietà e della creatività.
Proseguiamo fiduciosi che il nostro progetto abbia un futuro, per la bontà delle sue idee, che abbia gambe per camminare, per la nostra tenacia e quella di chi si aggregherà con noi e dopo di noi.
Buona estate
Ci sentiremo di tanto in tanto con qualche post sul nostro sito, prima di riprendere le tre ulteriori edizioni di autunno. Se vorrete commentare e comunicare usate i moduli sottostanti, riceverete una risposta personale e i vostri commenti di interesse comune appariranno sul sito in fondo all’articolo commentato.
Il cambiamento a volte lo chiediamo agli altri: alla chiesa, alla politica, al collega, al vicino di casa. Forse ne abbiamo legittimamente il desiderio e anche diritto. Ma ci assumiamo la responsabilità e il dovere di esercitare il nostro dovere per cambiare? Shalom Cesare