A Giussano (MB) una palazzina confiscata alla criminalità organizzata e nella disponibilità del comune diventerà uno spazio di comunità. Il comune, con bando pubblico, ha assegnato la gestione dell’immobile confiscato al sodalizio Il Mosaico, associazione giussanese che da 15 anni lavora con persone con disabilità, e alla cooperativa sociale Solaris di Triuggio.
Un bene della malavita torna alla comunità
L’assegnazione è avvenuta ad aprile ed è stata formalizzata definitivamente a giugno. Il progetto delle due organizzazioni prevede che lo stabile diventi un luogo per nuovi progetti di vita di persone con disabilità, le loro famiglie e la comunità che li accoglie, un luogo di promozione e cultura dell’inclusione, uno spazio di legalità in cui si affermerà a più livelli il valore sociale della disabilità; ancora, uno spazio generatore di occasioni all’ autonomia e al lavoro protetto, ma aperto anche al territorio e alla cittadinanza, di economia sociale e micro/economie (in collaborazione ad esempio con i gruppi di acquisto solidale).

Situato a ridosso del centro cittadino, lo stabile si articola al piano terra con un open space, che accoglie persone e idee, iniziative, corsi, attività, gruppi, che si vuole come punto d’incontro tra la vita che si svolge all’interno e l’esterno. Al primo piano uno spazio per attività diurne ampio, con due camere, bagni, un angolo cottura, un ufficio di servizio alla struttura: offrirà opportunità leggere, moduli di risposta ai bisogni flessibili e adattabili alla realtà, integrandosi con la vita proposta al piano terreno e in relazione con il contesto cittadino. Il piano sottotetto è residenziale per un piccolo gruppo di persone; sarà la loro casa, il loro progetto di vita da costruire condiviso con un progetto più grande che coinvolge molti altri.
La campagna “Io ci sto”.
A supporto del progetto, le due organizzazioni hanno lanciato la campagna “Io ci sto! : bene comune per nuovi progetti di vita” , che si rivolge ad enti, associazioni, organizzazioni, famiglie e singoli cittadini. Attraverso varie forme – ricerca di volontari, adesioni di partner progettuali e di attività, tesseramento – la campagna intende fin da subito dare concretezza e spazio alla condivisione più ampia possibile con le realtà del territorio.
A tutt’oggi oltre 20 associazioni e diversi cittadini hanno dato la loro adesione.
Lo scopo dichiarato è quello di far sì che si possa immaginare una comunità che veda normale, non scandaloso e non preoccupante le presenza di persone con disabilità negli svariati contesti e ruoli sociali, di creare relazioni affettive fra spazi, oggetti, azioni e relazioni, e di far sì che il contesto e le persone che vi agiscono siano sempre più facilitatori e mediatori di opportunità di autonomia.
Sviluppi e obiettivi futuri
Più a lungo termine, gli obiettivi riguardano un cambiamento rispetto all’interazione fra struttura comunitaria e territorio: non solo gli interventi degli operatori che gestiscono “i vissuti, le difficoltà emotive e relazionali”, ma anche un” fuori”, costituito da rapporti “normali” dove il supporto passa attraverso la condivisione di spazi e momenti insieme. Per tale motivo, verrà sostenuta attivamente la rete del volontariato e la stretta relazione con le associazioni della Rete e del territorio.
Per tutte le informazioni : www.ilmosaicoassociazione.it
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