Dal Mare alla Solidarietà: “Fuocammare” di F. Rosi

Il dramma dei profughi è al centro dell’attenzione del film documentario Fuocammare che ha vinto un prestigioso premio cinematografico a Berlino. Dalla crisi economica, politica e militare se ne esce solo con cuori e menti solidali e quindi giusti. Noi di Famiglia Portavalori in Rete ne siamo convinti.

Un film che muove il cuore e la mente e… speriamo la politica

Un altro colpo centrato della nostra produzione culturale: è il film documentario Fuocoammare di F. Rosi (2016). Premiato al festival di Berlino ci mette sotto gli occhi il dramma della più grande crisi umanitaria in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale.

locandina
La locandina del nostro film italiano vincitore al festival di Berlino 2016

Questo mentre in Europa si alzano nuovi muri, gli inglesi organizzano un referendum per andarsene dalla comunità, e in Italia alcuni sono tentati di omologarsi a questo pensiero politico che, come un torrente carsico, rischia di diffondersi tra il nostro popolo di ex migranti.

Scrive G. Zappoli sul sito specializzato www.mymovies.it :

Samuele è un ragazzino con l’apparente sicurezza e con le paure e il bisogno di capire e conoscere tipici di ogni preadolescente. Con lui e con la sua famiglia entriamo nella quotidianità delle vite di chi abita un luogo che è, per comoda definizione, costantemente in emergenza. Grazie a lui e al suo ‘occhio pigro’, che ha bisogno di rieducazione per prendere a vedere sfruttando tutte le sue potenzialità, ci viene ricordato di quante poche diottrie sia dotato lo sguardo di un’Europa incapace di rivolgersi al fenomeno della migrazione se non con l’ottica di un Fagin dickensiano che apre o chiude le frontiere secondo il proprio tornaconto. Samuele non incontra mai i migranti. A farlo è invece il dottor Bartolo, unico medico di Lampedusa costretto dalla propria professione a constatare i decessi ma capace di non trasformare tutto ciò, da decine d’anni, in una macabra routine, conservando intatto il senso di un’incancellabile partecipazione.

Le dimensioni del fenomeno profughi

Ce l’ha ricordato il giornalista Franco di Mare nel suo video editoriale del 23 febbraio 2016 (Rai Uno, Unomattina): 450.000 migranti giunti in  Italia negli ultimi 5 anni, buona parti transitati verso altri paesi europei. 13 milioni di italiani sono emigrati all’estero, soprattutto nelle Americhe, tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. Che memoria corta abbiamo! Con le dovute cautele e regole potremmo accogliere e integrare certamente questi profughi di guerra o economici che siano. Profughi prodotti dalle differenze inique di una economia che rende i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi ed egoisti.

Andiamo al cinema dunque, una volta tanto usciamo dalle nostre case e troviamoci insieme a vedere un film che tocca il cuore e la mente e ci prepara ad agire.

Solidarietà e  muto aiuto nel Progetto Famiglia Portavalori in Rete

Noi di Famiglia Portavalori in Rete, crediamo alla accoglienza e alla mutua solidarietà. Il nostro progetto che portiamo avanti come navigando in mari a volte sereni e a volte tempestosi, procede. E la paga più bella è vedere un sorriso nei volti di chi si coinvolge e trova un aiuto e un sostegno che lo rialzano e gli ridanno dignità. Sperimentiamo la condivisione del problema del lavoro e il prepararsi alla sua ricerca mirata, il collaborare insieme allo sbancalamento delle merci acquistate dai nostri Gruppi di Acquisti Familiare, il sostenerci con piccoli doni, scambi o semplicemente con l’ascolto. E’ la direzione giusta, lo crediamo e ne siamo certi. Per questo continuiamo a navigare remando contro le normali difficoltà che si incontrano quando si propone qualcosa di innovativo e resistendo ai profeti di sventura che fanno sentire la loro penosa cantilena: non ce la farete, è impossibile, non troverete risorse… bla bla bla.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.