Expo celebra il “No Mafia Day”

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Expo celebra il No Mafia Day per commemorare le vittime della mafia e per contrastare le infiltrazioni mafiose nel settore economico. Ne diamo un resoconto consapevoli che il nostro progetto FamigliaPortavalori si inserisce in questa grande battaglia civile.

Nel giorno della commemorazione del giudice Giovanni Falcone, anche Expo celebra il NoMafiaDay in ricordo del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992. L’evento è stato organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia in collaborazione con Gal Metropoli Est, che raggruppa 14 Comuni siciliani e ascoltato in diretta anche all’Esposizione Universale, dalla piazzetta del Cluster del Biomediterraneo, in collegamento con l’aula Bunker di Palermo. Qui il presidente Mattarella ha tenuto un breve discorso per commemorare i giudici Falcone e Borsellino. «I nomi e gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino» afferma il Presidente sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla». Il messaggio rivolto a tutta la società civile, ma soprattutto ai giovani e agli studenti chiamati al rispetto delle regole, alla conoscenza della Costituzione e alla lotta dello Stato contro l’anti-stato, è stato applaudito da i numerosissimi studenti siciliani presenti all’Expo che, per l’occasione, indossavano una maglietta con raffigurati i due magistrati.

Tra gli ospiti della giornata, erano presenti anche l’ex procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, e il magistrato e assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella. Durante il No Mafia Day è stata sottolineata l’importanza del decreto anticorruzione approvato il 22 maggio al Senato e considerato un ottimo strumento per la lotta alla legalità che ricorda la legge Rognoni-La Torre sui beni confiscati alla mafia, che mira a ridurre la presenza mafiosa nel settore economico, al quale la mafia sottrae 7,5 miliardi di euro e 185 mila posti di lavoro, in particolare nel sistema agroalimentare italiano. Secondo il procuratore Castelli infatti, se non ci fosse la mafia il P.I.L. del Sud sarebbe pari a quello del Nord.

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Giovani che indossano la maglia con raffigurati magistrati Falcone e Borsellino

Il No mafia Day all’Expo vuole anche essere un forte messaggio contro la presenza mafiosa che si è infiltrata nella realizzazione dei padiglioni expo e della Brebemi (la nuova tangenziale est esterna di Milano). Maggio è già il tempo dei primi bilanci: secondo il Procuratore Generale di Brescia, Pierluigi Maria Dell’Osso, che ha portato a Brescia la sezione antimafia, l’emissione di ben 64 provvedimenti interdittivi antimafia, che hanno impedito alle aziende di partecipare agli appalti pubblici. Ben 31aziende hanno sede nel distretto di Brescia: 15 in provincia di Brescia, 11 in quella di Bergamo, 4 di Mantova e una di Cremona. Dopo i primi arresti per le tangenti nel maggio del 2014, è stata varata infatti una legge con nuovi strumenti per la correttezza nei lavori pubblici. La Procura di Milano, che ha scoperchiato un sistema che cercava di pilotare gli appalti, per un giro di affari di cento milioni su cui l’ndrangheta era riuscita a mettere le mani secondo la Direzione Nazionale Antimafia.

La giornata dedicata a dibattiti e approfondimenti sulla lotta alla criminalità che si è idealmente chiusa con il minuto di silenzio in ricordo delle vittime della mafia sotto l’Albero della Vita, per l’occasione senza luci e con le fontane spente.

 

Per approfondire il fenomeno delle agromafie: https://www.famigliaportavalori.it/agromafia-la-mafia-a-tavola/

Video del messaggio del presidente Mattarella: http://video.gazzetta.it/al-no-mafia-day-ricordo-capaci/f770de6a-0157-11e5-b266-495f01970e50

fonti: www.expo2015.org, www.ilsole24ore.it,

Un pensiero su “Expo celebra il “No Mafia Day””

  1. Le agro mafie sono un realtà che abita i nostri piatti, dobbiamo acquisire consapevolezza e comprendere e adottare stili di vita e un consumo consapevole per contrastare questo fenomeno. Shalom Cesare

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