
L’11 Aprile Papa Francesco ha pubblicato la Bolla d’indizione del nuovo anno giubilare 2015 dedicato alla riscoperta della Misericordia di Dio come tratto principale del suo volto e come contenuto centrale del messaggio e dell’azione della Chiesa nel mondo. Perché ce ne occupiamo in questo editoriale? Noi ci occupiamo di famiglia, non siamo un periodico parrocchiale o di un’associazione cattolica, anche se la spiritualità cristiana è tra le risorse presenti in molti di noi. Ce ne occupiamo perché il percorso indicato dal Papa conduce dall’alto dei cieli alla terra quaggiù e converge col nostro progetto.
L’alto messaggio religioso e spirituale
Il messaggio religioso che ci indica nella misericordia amorevole di Dio il tratto centrale del suo volto ha anche una valenza laica e condivisibile da uomini e donne di ogni fede e ogni credo:
“La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio”.
Il Papa richiama gli aspetti spirituali e dottrinali del Giubileo e indica nel Perdono la conseguenza principale dell’accoglienza della misericordia di Dio:
“Il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici”.
Le conseguenze in basso del messaggio
Poi indica anche alcune conseguenze che possono includere tutti nella costruzione di una umanità più giusta e vivibile.

Invita a porre attenzione e cura ai tanti che vivono nelle infinite periferie esistenziali e soffrono per molteplici ragioni. Come non pensare agli immigrati e profughi che fuggono dalle guerre e dai fondamentalismi che uccidono? Come non pensare a coloro che sono vittime delle moderne schiavitù? Come non pensare a coloro che hanno perso il lavoro e con esso la dignità e la serenità personale e familiare?
Il Papa chiama alla conversione gli uomini e le donne che appartengono ai gruppi criminali e ai corrotti. Ai primi dice:
“Non cadete nella terribile trappola di pensare che la vita dipende dal denaro e che di fronte ad esso tutto il resto diventa privo di valore e di dignità”.
Ai secondi suggerisce che:

“Questa piaga putrefatta della società è un grave peccato che grida verso il cielo, perché mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale. La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. E’ un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. La corruzione è un accanimento nel peccato, che intende sostituire Dio con l’illusione del denaro come forma di potenza. È un’opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dall’intrigo”.
Sono parole forti che tutti dovremmo ascoltare e praticare. Il nostro progetto Famiglia porta-Valori in Rete crediamo vada proprio nella direzione di porre attenzione al grido dei più deboli e dei sofferenti consegnando loro una dignità che avevano forse perduto. Il coinvolgimento delle famiglie impoverite nei GAF attraverso i buoni spesa e i voucher lavoro, condito di relazioni umane fraterne, è un modo concreto di mettersi nella strada che il Papa indica ai fedeli e a tutti coloro che hanno buona volontà. Il coinvolgimento di Comuni e Imprese mediante la Family Card svilupperà reti di cooperazione solidale per la definizione di efficaci politiche locali per e con le famiglie.
La lotta alla criminalità, alla corruzione, il contrasto al gioco d’azzardo e alle forme incivili della economia ci vedono impegnati e appassionati. Procediamo nel nostro impegno a diventare famiglie capaci di generare risposte efficaci ai bisogni e diritti delle famiglie italiane.
Dal video traspare evidentemente che la ragione di un aiuto al prossimo non sta nella soddisfazione di chi dona, ma nella speranza che genera. Shalom Cesare