Gruppi di Acquisto Familiari G.A.F

La creazione di GAF – Gruppi di Acquisto Familiari – su diversi territori comunali, è uno degli obiettivi fondamentali del progetto Famiglia porta-Valori in Rete. In estrema sintesi le famiglie fanno la spesa insieme accedendo a sconti dedicati sui prodotti della filiera corta o della Grande Distribuzione Organizzata (la scelta dei fornitori è fatta secondo determinati criteri etici, che non escludono tale canale) e devolvono, attraverso i loro acquisti, una quota al Fondo Solidale.

Il GAF è però, soprattutto, quello spazio dove le relazioni tra famiglie riescono ad attivare circoli virtuosi di sostegno reciproco, unendo gli aspetti del consumo consapevole a quello del mutuo aiuto. Il focus si pone infatti sullo sviluppo della capacità di costruire relazioni di buon vicinato tra famiglie e cittadini, che si traduce in azioni di prossimità, di maggiore partecipazione alla costruzione del bene comune e quindi in sviluppo di comunità più coese e solidali. Fare la spesa insieme è un modo per sostenere le famiglie in difficoltà, ma anche incontrarsi e fornire occasioni di lavoro.

Attualmente AFI sta accompagnando la crescita di una ventina di Gruppi di Acquisto Familiari e AFI Milanese e Briantea si adopera direttamente per la realizzazione degli obiettivi di progetto, cercando anche di aiutare la strutturazione dei GAF al loro interno, suggerendo modalità organizzative e proponendo modelli di semplice replicabilità. Oltre agli aspetti organizzativi sono in capo all’associazione anche quelli economici, a partire dalla ricerca di enti finanziatori e dalla raccolta fondi, fino agli accordi economici con alcune imprese e alla stipula di protocolli di intesa con i Comuni. A regime, quando sarà attivato il sistema Family Pay, si auspica che il progetto non abbia bisogno di fondi esterni come nella fase di start-up.

L’utilizzo di finanziamenti ha consentito di creare meccanismi e sistemi di gestione coordinata e professionale di una rete intercomunale di diversi Gruppi di Acquisto Familiari, che agevolano la logistica degli acquisti e l’accompagnamento alle famiglie in difficoltà. A livello operativo e logistico, è stato strutturato un sistema di raccolta degli ordini, evasione degli stessi e distribuzione della spesa grazie alla messa a punto di un portale e-commerce.

Grazie ad un meccanismo di gestione del magazzino e di raccolta e divisione della spesa vengono direttamente coinvolte nel lavoro logistico le stesse famiglie beneficiarie del progetto: in cambio dei servizi necessari alla realizzazione delle attività, ricevono una remunerazione e possono accedere al paniere dei prodotti per la spesa.

In parallelo, come previsto dal progetto, si svolge l’attività dello staff di prossimità che si prende cura degli aspetti più legati al supporto alle famiglie in ambito relazionale e nel potenziamento delle competenze attivabili per una ricollocazione nel mondo del lavoro. Va infatti esplicitato che obiettivo è sostenere per ogni Comune alcune famiglie impoverite che vivono la fragilità economica causata dalla perdita del lavoro e, specialmente, i casi con maggiori carichi familiari senza sostituirsi ai Servizi Sociali e alle Caritas parrocchiali, ma interagendo con loro. Non si tratta di supportare famiglie multi-problematiche ma di ridare dignità e speranza… oltre che lavoro! Vengono inoltre suggerite strategie possibili per le varie situazioni di difficoltà (come conflittualità familiari, fatica a conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari, problemi  di relazione con i figli) mediante la vicinanza umana personale, il supporto reciproco nel gruppo (auto mutuo aiuto) e il riferimento guidato ai servizi specifici del territorio.

Il modello GAF ha riscosso fino ad ora diversi consensi e le adesioni continuano ad aumentare, a riprova del desiderio delle famiglie di farsi soggetto economico  e politico attivo.

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