Giovedì 30 settembre dalle 19.30 il GAF Muggiò organizza una APERICENA con i prodotti a Filiera Corta di FamigliaPortaValori.it e a seguire (dalle 21 circa) un incontro con il Prof. Ivan Vitali della Scuola di Economia Civile dal tema: ” Bene comune e centralità della persona e del Creato: lo sguardo dell’Economia Civile”.
Oratorio San Francesco – Via C. Battisti, 26, 20835 Muggiò MB
Cosa sono i prodotti a Filiera Corta di FamigliaPortaValori.it?
Così il vocabolario Treccani definisce la Filiera Corta: “Filiera produttiva caratterizzata da un numero limitato di passaggi produttivi e di intermediazioni commerciali, tale da facilitare o determinare il contatto diretto fra il produttore e il consumatore.”
Per noi sono la possibilità di coniugare l’azione economica specifica del progetto, che è di generare lavoro per famiglia bisognose, con una ulteriore forma di sostegno per produttori che conosciamo personalmente e che ci forniscono prodotti di ottima qualità. Possiamo quindi dire che “sono buoni 2 volte”
Perché aggiungere l’aggettivo “civile” ad Economia?
Per questo motivo: “mettere insieme quelli che la società è solita considerare “scartati” e “scarti”, o comunque non prime scelte, facendoli rientrare in un circuito economico e sociale, a beneficio non solo loro ma dell’intera collettività. Fonte d’ispirazione in questo senso sono l’economia civile e le parole di Papa Francesco, ovviamente. In ottica economica, si tratta di utilizzare ciò che ha un valore d’uso ancora molto alto, ma un valore di mercato basso. Se pensiamo a un prodotto, è il caso di ciò che non si trova sull’ultimo catalogo, che però fa egregiamente il suo lavoro. E però non si vende, nessuno lo vuole, non è “l’ultimo modello” e dunque non ha mercato. Lo stesso può dirsi per le persone. Come si concilia, allora, la necessità aziendale di rinnovare continuamente la gamma, di proporre sempre cose nuove, con quella di non sprecare ciò che ancora, come dicevo, ha un alto valore d’uso? Bisogna trovare il modo di utilizzare questi prodotti, e soprattutto valorizzare queste persone, in situazioni e attraverso combinazioni che, con le normali dinamiche, non si verificherebbero. Intendiamoci, restando dentro le regole con cui funziona l’economia. Ma aggiungendo l’ingrediente fondamentale, che è appunto l’aggettivo “civile”. L’idea, allora, è far “rifiorire” queste persone e questi prodotti attraverso imprese e modalità che non nascono solo per fare marginalità elevate, per ricercare il massimo profitto. Affinché scartati e scarti non siano più considerati tali, potendo rigenerarsi. A questo scopo serve creare un mercato del lavoro civile, che aggreghi domanda e offerta e le faccia incontrare in modo virtuoso: persone, prodotti, servizi, organizzazioni, reti. Producendo un impatto positivo, alla fine, sia sulla società, sia sull’economia. (Ivan Vitali – intervista a Ri-generiamo.it)
IL RELATORE
Ivan Luigi Vitali, fondatore e consigliere delegato di SEC – Scuola di Economia Civile, è consulente per le imprese e progetti di economia civile. Di recente si è occupato dello sviluppo e gestione di diversi progetti dell’area lombarda: Borgo Assistito – Quartiere Figino (Milano); recupero “Palazzina Solidale”, Quartiere Greco (Milano); Recupero “Villa Tina”, Binzago (Cesano Maderno); realizzazione progetto “Agorà”- Quartiere Quarto Oggiaro (Milano). È docente per la Scuola di Economia Civile e di Discipline economiche e Sociali all’Università Bocconi (Milano).