LA CONFERENZA DI REGIONE LOMBARDIA CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

La nostra collaboratrice Anna Martinetti ci informa su importanti sviluppi delle politiche regionali circa il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Un fronte da presidiare per noi di Famiglia Portavalori in Rete.

Nella legge di stabilità 2016, legge 28 dicembre 2015, n. 208 pubblicata in GU il 30/12/2015, al comma 936 dell’articolo l, il Governo si è assunto un preciso impegno:

Entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata (…) sono definite le caratteristiche dei punti di vendita dove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età. Le intese raggiunte in sede di Conferenza unificata sono recepite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti.

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Questo passo  del Governo ha convinto , se ce ne fosse stato bisogno, la Regione Lombardia a convocare la prima Conferenza delle Regioni e degli Enti Locali contro il gioco d’azzardo patologico ( GAP)

Un evento molto importante finalizzato a costruire dialogo e posizioni comuni fra regioni e città nella prospettiva di portare alla  Conferenza Unificata un documento che raccolga sia i risultati raggiunti sia nuove richieste.

Gli interventi che si sono susseguiti durante la Conferenza svoltasi a Palazzo Lombardia il 9 marzo scorso sono stati molto variegati e rappresentativi delle diverse realtà locali : dal quasi proibizionismo di chi vorrebbe la totale eliminazione dei punti-gioco nelle proprie città a chi invece in  difesa della libera impresa teme il riproporsi o meglio l’aumentare  delle infiltrazioni della malavita organizzata  nell’impresa gioco.

Tutti si sono però dimostrati molto preoccupati per le gravissime conseguenze sociali e sanitarie che  questo fenomeno sta provocando nella società portando esperienze e provvedimenti molto interessanti deliberati dalle singole Giunte comunali e regionali

Al termine  di tutti gli interventi che si sono susseguiti è venuto naturale condividere la necessità di un documento comune che da un lato rafforzi le possibilità di intervento delle amministrazioni e dall’altro tuteli anche i lavoratori  in parte incolpevoli dei problemi che l’industria del gioco d’azzardo ha creato senza retrocedere dai terreni conquistati  garantendo con l’introduzione nella futura cornice normativa di livello statale, la salvaguardia della normativa regionale preesistente.

Il risultato della Conferenza è stato un Manifesto delle Regioni per la lotta contro la Ludopatia che verrà presentato in sede di Conferenza Stato regioni e di cui riporto di seguito i punti principali

  • Introduzione di efficaci limitazioni alla installazione e diffusione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito che contemplino distanze minime da luoghi sensibili, quali istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, luoghi di aggregazione giovanile, luoghi di cura;
  • Limitazioni alla pubblicizzazione, in qualsiasi forma, del gioco d’azzardo lecito;
  • Previsione di un’autorizzazione comunale per l’esercizio del gioco pubblico;
  • Possibilità, per i Comuni, di introdurre limitazioni di orario dell’offerta di giochi con vincite in denaro;
  • Elaborazione di criteri per i punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico tali da ridurre il rischio di estraniamento del giocatore;
  • Costruzione di un sistema sanzionatorio efficace;
  • Previsione di forme incentivanti, anche fiscali, a sostegno di iniziative istituzionali e associative, ivi incluse forme di sostegno agli esercizi pubblici che rinuncino o non installino offerte di gioco;
  • Educazione e formazione dei cittadini e degli attori del mondo del gioco, con particolare attenzione al mondo giovanile;
  •  Istituzione di organi regionali per il monitoraggio dell’andamento delle buone azioni regionali e territoriali adottate contro la ludopatia;
  • Coinvolgimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la condivisione dei dati occorrenti all’attività istituzionale delle Regioni e degli Enti Locali in materia;
  • Obbligo di utilizzo da parte dei giocatori della Carta Nazionale dei Servizi per l’accesso ai sistemi di gioco on line.

Ultimo ma non per importanza

FARE RETE CONTRO L’AZZARDO PATOLOGICO

attraverso la creazione di una piattaforma informatica che connetta tutte le iniziative adottate dalle Regioni e dagli Enti locali in tema di prevenzione e contrasto alla ludopatia, per condividere i rispettivi apparati normativi e le azioni sociali. La Piattaforma diventa il crocevia di scambio di idee, proposte e iniziative attraverso il continuo aggiornamento che ciascuna Regione si impegna a effettuare direttamente.

TUTTO QUESTO NELLA SPERANZA CHE IL 30 APRILE LA CONFERENZA STATO REGIONI SIA CONVOCATA E IL GOVERNO SI SIEDA FINALMENTE CON SINCERE INTENZIONI A QUESTO TAVOLO

Anna Martinetti

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