Il nostro Presidente Cesare Palombi fa il punto della situazione del progetto presentandolo entro il quadro di una ecologia integrale e annuncia i suoi prossimi passi.
Verso una ecologia integrale
Cosa significa andare verso un’ecologia integrale? significa che l’uomo diviene pienamente se stesso se vive bene in relazione con gli altri e con tutta la creazione.
Con queste parole Papa Francesco ci apre alla speranza di un futuro migliore per le nostre famiglie e per i nostri figli; egli ci invita a ricercare uno sviluppo sostenibile che cerchi di cambiare questa situazione di criticità e disagio planetario, che caratterizza la nostra epoca. L’ecologia integrale di cui ci parla si fonda su di un approccio sociale che richiama alla giustizia e alla salvaguardia del creato. Ci pone in ascolto del grido sia della terra, sia dei poveri. Quest’ultimi vittime e scarto di un economia che uccide!
L’economista Stefano Zamagni scrive: “La responsabilità è di quegli economisti che hanno sempre considerato le risorse naturali a disponibilità illimitata delle esigenze della produzione e dell’accumulazione di capitale. Ma anche di quegli ecologisti che hanno portato la concezione conservazionista agli eccessi, asserendo che la natura ha il primato sull’umano” (Avvenire 19/6/2015)
Con lungimiranza Papa Francesco in Laudato Si’ al n° 61 offre la via d’uscita: “Esiste un grande deterioramento della nostra casa comune … c’è sempre una via d’uscita, possiamo sempre cambiare rotta”.
Serve un cambio di rotta che offre speranza, demitizza il mito ecologico e alla creazione riconosce il valore di dono divino per le future generazioni, un dono che dobbiamo preservare. Il paradigma proposto si fonda saldamente sul pilastro della Dottrina Sociale della Chiesa: la Destinazione Comune ed Universale dei Beni. Ci richiede di superare il primato tecnocratico, dominante sia in politica sia in economia. Non si tratta di sviluppare una critica moralista e sterile al progresso, bensì di allargare gli orizzonti ed aprirsi ad un ecologia integrale dove umano e creazione si rispettino concedendosi ad una sana e piacevole armonia.
Al n° 139 di ‘Laudato Sì’ si afferma con chiarezza: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”.
Viene proposto uno sguardo unitario che tenga assieme per una convivenza sociale, tutta improntata alla costruzione del bene comune, amore per il creato e la solidarietà e l’opzione preferenziale per i poveri. Queste due sono le coordinate per stabilire le priorità per un autentico e reale sviluppo umano. Serve ridefinire il concetto di progresso, trasformare politica ed economia affinché si abbandoni una concezione idolatrica e magica del mercato.
A conclusione della sua profetica enciclica Papa Francesco invita al cambiamento degli stili di vita e di questa economia che produce scarti umani: “Questa economia uccide!” (Papa Francesco EG n°53). Ce lo ricordano, e lo abbiamo ben presente, i volti delle oltre 14 famiglie che aiutiamo e cooperano, lavorando, con noi.
Cesare Palombi
Presidente di Afi – famiglie milanesi e briantee