Oltre un semplice Gruppo di Acquisto

I Gruppi di Acquisto Familiari (GAF) sono una delle basi associative a cui il nostro sito fa riferimento e che vuole promuovere per la riscoperta di un buon vicinato . Qui alcune note sulla loro storia e sul loro modo di agire.

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La gestione coordinata e professionale di una rete intercomunale di diversi Gruppi di Acquisto, sia Solidali sia Familiari, non esaurisce l’originalità del nostro progetto. Non miriamo infatti solo a consolidare ed incrementare una semplice rete di famiglie che traggono un vantaggio in termini economici e di qualità dall’appartenenza ad un Gruppo di Acquisto.

L’obiettivo principale che ci proponiamo è lo sviluppo della capacità di costruire relazioni di buon vicinato che si traducono in azioni di prossimità, in maggiore partecipazione alla costruzione del bene comune da parte di più famiglie e cittadini e quindi in sviluppo di comunità solidali.

Il progetto verrà realizzato mediante questi obiettivi specifici e conseguenti:

  1. promuovere una cultura di una sana alimentazione, attenzione al consumo divenendo consum-Attori consapevoli, alla qualità dei prodotti favorendo la filiera corta, senza trascurare anche il semplice risparmio evitando però produzioni che non rispettino i nostri criteri etici.
  2. attivare una rete coordinata di acquisto familiare entro il 2017 di 250/300 famiglie coinvolte su una decina di Comuni;
  3. sostenere per ogni Comune almeno n° 2 famiglie impoverite che vivono la fragilità economica causata dalla perdita del lavoro e specialmente i casi con maggiori carichi familiari;
  4. attivare una rete di mutuo-auto aiuto che, partendo dalla condivisione degli acquisti, possa trasformarsi in una efficace rete di prossimità (4-5 famiglie volontarie per ogni Comune) supportata da 1 tutor professionale;

Appare evidente che il concreto sostegno alle famiglie nei loro acquisti è solo una parte dei benefici che l’appartenenza ad una rete di mutuo aiuto genera. Sempre nel progetto di cui sopra, avente a tema l’aiuto a famiglie impoverite, la rete è capace di:

  • supportare le famiglie nella gestione di situazioni di conflittualità familiare, di difficoltà a conciliare gli impegni professionali e lavorativi con quelli familiari, difficoltà nelle relazioni con i figli;
  • sviluppare competenze comunicative / relazionali attraverso la modalità laboratoriale;
  • costruire una base comune culturale e di significato tra i gruppi e i soggetti coinvolti nelle azioni di inclusione sociale del territorio.

Il progetto di cui abbiamo tratto in sintesi alcuni aspetti, prende anche le mosse da esperienze concrete come è il Gruppo di Acquisto di Limbiate. In tale gruppo circa 30 famiglie si sono messe in rete per i propri acquisti ma hanno anche avuto la capacità di aiutare alcune famiglie impoverite, e le hanno aiutate non solo e non tanto nel favorire i loro acquisti mediante voucher, ma nel farle sentire parte di un gruppo, nel farle sentire al centro di una attenzione umana che le ha portate non solo ad uscire dalla momentanea situazione di difficoltà ma anche ad essere loro stesse soggetti capaci di farsi portatori di aiuto per altre famiglie.

 

I tratti salienti della nostra proposta

Le esperienze concrete hanno posto le basi per la progressiva realizzazione di una rete di più Gruppi locali territoriali in Monza e Provincia prefiggendoci le seguenti azioni:

  • attivazione e formazione permanente di famiglie delegate territoriali per la gestione delle relazioni nel gruppo e con il territorio;
  • gestione del rapporto con gli enti territoriali per la individuazione e gestione delle relazioni con le famiglie bisognose di un aiuto;
  • creazione di un sistema centralizzato di gestione degli ordini di acquisto a valenza regionale;

La nostra proposta necessita di un supporto economico nella sua fase di start-up, si richiede un contributo per ogni Comune stabilito, per ora, in soli € 5.000, il resto arriverà dall’attività di fundraising e completerà quanto necessario per la copertura delle spese necessarie per:

  • magazzino a norma di dimensione sufficiente a gestire la mole degli acquisti;
  • persone dedicate: tutor per la cura dei rapporti con le famiglie, gestione degli ordini dai fornitori, organizzazione filiera acquisti e invio della merce ai Gruppi locali; formazione delle famiglie volontarie delegate a gestire e coordinare i Gruppi.

Il contributo richiesto è a valere solo sulla fase di start-up in quanto il progetto, a regime, avrà la forza di sostenersi da solo.

Il progetto per auto sostenersi prevede un ricarico dell’1% che alimenterà il fondo sociale per il sostegno alle famiglie impoverite, tale denaro consentirà di erogare voucher sociali: acquisto o lavoro tramite l’Associazione Famiglie Italiane, capofila del progetto.

Obiettivi nel triennio 2015 – 2017

  • Nell’ambito della rete dei Comuni amici della famiglia (10 Comuni) si promuove l’attivazione di GAF composti da circa 30 famiglie cadauno, le quali s’impegnano a spendere circa € 1.000 annui nel circuito a filiera corta producendo i seguenti risultati:

– € 1.000 * 300 fam. = € 300.000 di cui € 6.000 finanziano il fondo sociale e € 24.000 margine di contribuzione per la cooperativa (da individuare o costituire) che gestirà la filiera;

  • Gli stessi Comuni si attivano per promuovere la Family Card, si ritiene di poter ottenere l’adesione di circa 1.000 famiglie, le quali riteniamo possano spendere circa € 5.000 annui nel circuito sconti convenzionato (compreso Grande distribuzione e artigiani e negozi di vicinato) producendo i seguenti risultati:

– € 5.000 * 1.000 fam. = € 5.000.000 di cui 1% al fondo sociale pari a € 50.000

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La caratteristica peculiare dei G.A.F. è riconoscere la famiglia prima e fondamentale scuola di socialità. Purtroppo non tutte le famiglie sono in grado di svolgere questo compito. Alcune famiglie fanno fatica nel loro compito anche nelle situazioni più “normali” e si trovano perciò in difficoltà. In queste circostanze riteniamo decisivo l’intervento di altre famiglie, che si impegnino, per così dire, ad allargare le loro relazioni comprendendo famiglie e persone che vivono situazioni di disagio.

Gabriele Cogrossi
GAF  Seveso
gas.baruccana@gmail.com

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