Paure da licenziamento: Crisi economica e relazioni familiari

La perdita del lavoro è uno dei modi in cui la crisi economica attuale incide sulla vita delle nostre famiglie. Questa esperienza coinvolge oltre agli aspetti economici anche quelli affettivi e relazionali. Cosa accade in famiglia quando il marito o la moglie o entrambi diminuiscono o perdono il lavoro? Come far fronte a questa situazione nel migliore dei modi?

Il licenziamento reale o temuto

LIcenziamentoDiego è un giovane uomo di 35 anni che sta rischiando di perdere il lavoro. Non l’ha ancora perso e non sappiamo se davvero lo perderà. Ha ricevuto alcuni segnali che il suo posto è a rischio:  l’hanno trasferito ad un reparto di minor prestigio in azienda, gli hanno diminuito la paga, corrono voci di imminenti licenziamenti, il suo capo e alcune colleghe da un po’ di tempo lo prendono di mira e ad ogni sbaglio lo rimproverano come se lo sbagliato non fosse una azione ma lui stesso, come persona. Si sente a disagio e ha cominciato a soffrire di insonnia, ansia ed esplosioni di rabbia.

Diego è sposato da poco e la moglie non lavora ancora dopo aver terminato gli studi. SI sono sposati con la promessa che si sarebbero aiutati e il suo lavoro “sicuro” avrebbe sostenuto entrambi fino al momento dell’inserimento lavorativo della donna.

Cosa succede nella testa di Diego? Sono nate delle paure. Quando gli chiedo quali siano le sa elencare bene:

  1. Paura di perdere il posto di lavoro.
  2. Paura di non poter pagare il mutuo della casa.
  3. Paura di perdere la relazione con la moglie e che lei lo lasci dopo il licenziamento temuto.

Ecco le paure che agitano i suoi sonni, che gli montano la rabbia contro un trattamento che ritiene ingiusto dopo anni di lavoro leale in azienda, che lo mettono in condizione di agire guidato dagli impulsi e non dalla riflessione pacata.

Molte persone oggi si trovano in condizioni simili e questo può portare veleno nelle relazioni familiari: l’ansia di Diego porterà la moglie a spaventarsi a sua volta e a cominciare a diffidare di lui oppure a stringersi in un abbraccio solidale e confortante? L’ira di Diego  e i suoi comportamenti fuori le righe in azienda porteranno i suoi colleghi e capi a bollarlo come tipo strano e scomodo? Sarà quindi uno di quelli che viene messo in prima posizione alla lista dei licenziabili oppure innescherà un processo virtuoso di segnalazione del disagio che attraverso una buona gestione dell’Ufficio del personale e del Servizio di Medicina del Lavoro saprà accoglierlo e sostenerlo nel disagio?

Come andrà a finire?

jobs-act-love-actNon possiamo sapere come la storia proseguirà ma certamente le due strade intraviste portano ad esiti completamente diversi. La rovina personale che si materializza nella perdita del lavoro, della relazione coniugale e nel fallimento delle speranze future, che lo costringerà a tornare dagli anziani genitori o a rifugiarsi nell’alcol o nella malattia mentale. La accettazione della dura realtà e lo stringersi di relazioni solidali, nella coppia, con gli amici, nella comunità sociale e religiosa, in azienda. Tali relazioni fondate sul rispetto, sull’ascolto, sulla condivisione della sofferenza generano soluzioni creative per affrontare le ragioni della crisi e prevenire i suoi esiti nefasti.

E’ il processo virtuoso che vogliamo innescare con il Progetto Famiglia Portavalori in Rete, e con le sue buone pratiche (Gruppi di acquisto familiari).

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