Promuovere la famiglia: Papa Francesco per EXPO 2015

Come promotori del progetto «Famiglia Portavalori in Rete» nello scorso numero della nostra pubblicazione abbiamo proposto la tesi che sia meglio promuovere la famiglia piuttosto che difenderla. O meglio che il modo migliore di difendere la famiglia sia proprio di operare concretamente per rendere più facile e sostenibile il suo nascere, crescere e realizzare le sue funzioni biologiche, sociali e spirituali.

Come promuovere la famiglia

Ora rimane da precisare COME noi vogliamo intraprendere questa strada. Il nostro piccolo contributo è quello di aver pensato e di stare preparando un progetto che metta in RETE famiglie, Comuni, Associazioni  e Aziende. Tale  rete di relazioni e di cooperazione mutua servirà a costruire Politiche Familiari che siano davvero di sostegno alle famiglie nelle loro necessità.  Nello stesso tempo la rete valorizza le istituzioni locali e stimola le aziende che vi aderiranno a realizzare le loro finalità. Lavoriamo per ampliare una economia civile che intende il concetto di guadagno non limitato alla sola dimensione monetaria ma a quella della crescita sociale e del Bene Comune.

Il messaggio di Papa Francesco

Ad incoraggiarci nel proseguire il nostro progetto ci viene incontro il video messaggio che Papa Francesco ha indirizzato pochi giorni fa agli organizzatori di Expo 2015 dal titolo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

I semplici passaggi, che abbiamo probabilmente già ascoltato, si sintetizzano nella tesi principale e nei tre punti che Egli ha affidato alla riflessione degli organizzatori di questa grande manifestazione.

La tesi principale che il Papa suggerisce è quella di realizzare il Primato della persona nella gestione delle politiche di produzione e distribuzione degli alimenti. No ai sofismi, cioè al vuoto e astratto parlare finalizzato solo a difendere i propri interessi di parte, per guardare in faccia le persone concrete e soprattutto coloro che in tutto il mondo hanno rinunciato a progettare la vita perché possono solo cercare di sopravvivere.

  1. Passare dalle urgenze alle priorità. L’invito è a superare una logica che spesso si vede agire in politica ma anche nelle nostre vite personali: dal rincorrere i problemi che si pongono con urgenza all’individuare le priorità con cui agire nel nostro tempo. E la prima delle priorità è quella di risolvere ed eliminare le iniquità, le ingiustizie, che sono la radice dei mali del nostro tempo. Mentre ci allarmiamo per la perdita di un punto della Borsa lasciamo nell’ombra le notizie che ci parlano dei morti di fame, freddo, malattie, guerre e violenze di ogni tipo. Occorre dire NO ad una economia fondata su un malcompreso senso della competizione che invece è solo tendenza alla esclusione e al rifiuto dei più deboli. E’ quella che il Papa chiama la «logica dello scarto». Gli esclusi sono scartati come avanzi inutili. Per questo la scelta da compiere è quella di togliere alle leggi di mercato la loro autonomia assoluta, un insegnamento ormai tradizionale nel Magistero sociale della Chiesa e condiviso da molti.
  2. Essere testimoni di carità. Il Papa propone che la politica sia vissuta come forma alta della carità che cerca il bene comune e non il potere di parte. Ogni atto amministrativo ed esecutivo dei governi e delle istituzioni dovrebbe tenere presente questa finalità ultima che si fonda sul riconoscimento della inviolabile dignità umana.
  3. Essere custodi e non padroni della terra. Il Papa cita una frase di un contadino di monti anni fa: «Dio perdona sempre, gli uomini solo talvolta, la terra non perdona mai». Custodire la terra e rispettarla come bene ricevuto in prestito dalle generazioni future per permetterle di essere fornitrice di cibo e vita per tutti noi e per chi ci seguirà: ecco la terza indicazione che ci deve guidare nell’anno di Expo 2015.
Custodire la terra, perché la terra non perdona mai
Custodire la terra, perché la terra non perdona mai

Il nostro obiettivo

L’obiettivo del nostro impegno di «Famiglia Portavalori in Rete» si situa proprio in questa direzione.

  • Vogliamo costruire reti di solidarietà tra famiglie, istituzioni locali ed aziende per dare voce alla dignità di tutti e dei più poveri in particolare.
  • Vogliamo far uscire le famiglie dal ripiegamento privato riscoprendo la dimensione sociale della vita quotidiana.
  • Vogliamo stimolare le istituzioni politiche a realizzare il loro mandato di servizio ai bisogni dei cittadini mediante un contatto e un confronto costanti.
  • Vogliamo coinvolgere il mondo delle imprese a realizzare una economia fondata sulla ricerca del bene comune e non del solo profitto.

Questo nostro ideale si realizzerà per gradi attraverso i diversi progetti che lo compongono e che nasceranno. La Rete dei Comuni Amici della Famiglia, la Family Card dei Comuni amici della famiglia, i Gruppi di Acquisto Familiare, sono i primi tre progetti che si pongono al servizio di questa meta. Nel nostro sito vogliamo dare qualche piccolo approfondimento culturale e un servizio informativo che accompagni in questo 2015 il nostro cammino nascente.

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